Arte e Cultura del M° Carlo Cangelosi
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Antica arte marziale nota anche come Tai Chi


Xinhua
 
17 dicembre 2020 16:08 NEWS

 
 
 
(ANSA-XINHUA) - PECHINO, 17 DIC - L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) oggi ha inserito l'arte marziale cinese del taijiquan nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità. La decisione è stata annunciata durante la riunione online del Comitato Intergovernativo dell'UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale tenutasi dal 14 al 19 dicembre a Kingston, capitale della Giamaica.
 
   Il taijiquan, un tipo di arte marziale tradizionale nota anche come tai chi, è nato a metà del 17° secolo nel piccolo villaggio di Chenjiagou, situato nella provincia dello Henan in Cina centrale, prima di diffondersi in più di 150 Paesi e regioni con oltre 100 milioni di praticanti. Chenjiagou ha decine di scuole di taijiquan e attualmente più di 800 maestri, che attirano allievi da tutto il mondo.
    "Il taijiquan non è solo uno sport per far stare le persone in forma, ma contiene anche la cultura e la filosofia cinese", ha detto Yan Shuangjun, un ricercatore di taijiquan. "La candidatura è stata presentata nel 2008 e ora abbiamo ottenuto una vittoria che aiuterà questo sport a raggiungere più luoghi".
    "Il taijiquan è uno dei più importanti eventi di wushu (arti marziali cinesi) a essere promossi dalla Federazione Internazionale Wushu. La sua inclusione è di grande importanza per la promozione a livello globale del wushu e soprattutto del taijiquan", ha detto Zhang Qiuping, segretario generale della Federazione Internazionale di Wushu.
    Dal 2014, ogni due anni la Federazione Internazionale di Wushu tiene i Campionati del Mondo di Taijiquan, offrendo una piattaforma per la comunicazione e apprendimento tra i campioni del taijiquan e i suoi appassionati in tutto il mondo.
    A gennaio 2020 il taijiquan è diventato un evento ufficiale dei Giochi Olimpici Giovanili di Dakar del 2026. (ANSA-XINHUA).
   
 
 
·         Federazione Internazionale Wushu
 
·         Comitato Intergovernativo
 
·         UNESCO
 
 
Responsabilità editoriale Xinhua.

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